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lunedì 22 dicembre 2014

21 dicembre 2014

Giro in Area 58 verso Aquarius.
Beberto Fabio Stefania Anna Roberto Matteo Michele.

lunedì 15 dicembre 2014

14 dicembre 2014

Uscita di disostruzione a D-12. Prosegue, ma disostruendo.
Giro foto e messa a punto del rilievo.
Giacomo, Max, Matteo, Frenci, Robi, Michele









giovedì 11 dicembre 2014

8 dicembre 2014

Pian del Tivano.
Max Paola e Michele in giro per la sinistra idrografica della Valle di Torno per verificare se le recenti alluvioni hanno cambiato qualcosa.






domenica 9 novembre 2014

9 novembre 2014

Giretto in Masera, a Careno. Decisamente bagnata e con segni di piene recenti.










mercoledì 17 settembre 2014

Avere i giusti terapisti.

Ormai lontano il caldo afoso dell'estate ... e ormai leggero il ricordo della rovinosa
caduta di luglio ecco il nostro buon vecchio Jack di nuovo in azione dopo che
con forza di volontà e il supporto di alcune premurose persone è stato possibile
favorire un pronto recupero. Anche domenica qualcuno ha badato al giusto apporto
alimentare solido e liquido per poter affrontare al meglio l'uscita in montagna. Alla prova dei fatti si,
sembra proprio completamente rimesso a posto!




Domenica in Alpe Madrona, i Varin, i Serra al completo e il buon vecchio Jack in zona
rifugio Bugone per piccola sgranchita di gambe.





lunedì 2 giugno 2014

Come previsto.

Una volta tanto, esattamente come previsto, alla fine ha piovuto, ma al momento "giusto",
alla fine della camminata.


Domenica al Tivano con  Paola, Michele e i Serra. Giretto tranquillo dal Piano di Nesso 
verso la "Como", un pò in mezzo al bosco un pò sui pratoni. Puntuale alle cinque e mezzo 
è venuto giù uno scroscio d'acqua proprio all'arrivo alle macchine.

lunedì 19 maggio 2014

Cercando l'aria...

Alcune delle giovani leve che si sono già distinte per aver accompagnato
gli anziani ad Area 58, domenica sono state coinvolte alla D 12 per cercare il giro dell'aria.
Purtroppo però non c'era una gran corrente, tant'è che Max ha pensato bene di entrare lui...
già, ma così non è che ci si capisca molto di più.
Insomma ci abbiamo provato, ma con esiti molto modesti, con Max, Adele,
Giacomo, Alberto, Silvia e Lorenzo capatina a D12, ne è venuta fuori comunque 
una tranquilla domenica e la prima grigliata dell'anno.

                                                                                   Quando Max fuma...





venerdì 16 maggio 2014

Sotto la cresta...

Non so se vi vi siete mai chiesti che cosa si possa nascondere sotto il 
filo di cresta tra le stazioni della funivia di Artavaggio e Bobbio.
La risposta quasi certa continua a essere che se c'è qualche ingresso 
di grotta è veramente bravo a nascondersi. Con Max mercoledì abbiamo 
bigiato al lavoro, già alle 10.30 abbiamo attaccato un sentiero sopra 
l'abitato di Moggio a quota 900 circa, siamo saliti dritti e poi abbiamo 
traversato in direzione dei piloni della teleferica sopra l'abitato di Barzio, 
senza raggiungerli, su una linea di quota dai 1400 ai 1500 visionando 
roccette e affioramenti in quei pratoni brulli e irti per nulla banali da 
percorrere. Bella giornata, ma il vento a raffiche in alto era molto fastidioso. 
C'è ancora un bel pò da vedere, ma senz'altro conviene salire 
in teleferica e poi scendere (se proprio il medico ce lo dovesse prescrivere...)



lunedì 14 aprile 2014

martedì 1 aprile 2014

domenica 30 marzo 2014

30 marzo 2014

Girello in Val Giongo: Paola Michele & il Cane Chest.
Vista una grottella con sorgente, potrebbe andare, ma c'è poca aria.
Comunque il posto si presta per gita famiglie, picnic e festa.

lunedì 24 marzo 2014

23  3  2014

giro con cai alla cunardo bell gruppo sempre disponibile e bravi tassi

domenica 23 marzo 2014

28 febbraio 16 marzo - Khammouane 2014


Questa spedizione in Laos centrale, provincia del Khammouane, fa parte di una serie di progetti esplorativi realizzati da speleo francesi e italiani a partire dalla fine degli anni '90.
In particolare io ho partecipato alle spedizioni del 2003, 2010, 2014.
L'obbiettivo primario di questa spedizione doveva essere la zona a monte del Fiume Xe Ban Fai, nel distretto di Boulapha. Il fiume, uno dei principali del Laos, è famoso per una grande traversata esplorata già ai primi del '900 dal francese Macey; scorre per buona parte del suo corso in aree carsiche. La parte più a monte, nella Catena Annamitica che separa il Laos dal Vietnam, non è ancora stato oggetto di esplorazioni speleologiche.

La Xe Ban Fai a valle del villaggio di Ban Chalou

 

 

La spedizione si è svolta come di consueto nel periodo secco invernale, caratterizzato da precipitazioni quasi assenti e da temperature relativamente più basse (comunque pesanti per le nostre abitudini).
Hanno partecipato: Gilles Connes, Marc Faverjon, Marco Lunardi, Valentina Malcapi, Michele Pazzini, Mimmo Scipioni, Marco Taverniti, Michele Varin, Marco Zambelli.
Rispetto agli anni passati ci siamo scontrati pesantemente con l'ostilità di un funzionario dell'Ente Turistico Provinciale del Khammouane, ente con il quale abbiamo sempre collaborato negli anni passati; i permessi per svolgere attività speleologica sistematica ci sono stati negati, e quindi abbiamo dovuto modificare il nostro progetto.

Aree visitate (posizioni approssimate).

1: Valle chiusa presso Ban Bong, Himboun;
2: Ban Nakham e dintorni;
3: gole della Xe Ban Fai a valle di Ban Chalou
4: Ban Loboy ;
5: Tham Lod;
6: Ban Naxok. (Base cartografica: Tactical Pilotage Chart TPC J11d - US Defense Mapping Agency da University of Texas Perry Castaneda Library Map Collection, modificato)


Nelle prime due giornate abbiamo fatto base a Thakhek e spostandoci in moto abbiamo rivisto zone già sommariamente indagate in passato.
In particolare nella zona del villaggio di Ban Nakham abbiamo topografato e proseguito l’esplorazione di una grande traversata che era stata in parte esplorata da Preziosi e Scipioni nel 1997 (nome proposto Tham Nakham).
Si tratta di una grande galleria, con forme molto belle, che attraversa una cresta rocciosa e presenta poi varie uscite, delle quali una è caratterizzata da un grande lago. Sono presenti ancora alcune possibili prosecuzioni, da verificare; un lieve incidente ad uno di noi e il poco tempo a disposizione non ci hanno permesso di approfondire.

 Michele Pazzini naviga sull'amonte di Tham Nakham

 

L'ingresso a valle di Tham Nakham

Cicci no i xe per barca...


Sempre in zona è stata rivisto un breve traforo che ha permesso di accedere ad una valle chiusa dove è stata esplorata una nuova grotta.
 
Nei pressi del villaggio di Ban Bong, distretto di Hinboun, a circa 50 km da Thakehek, abbiamo svolto prospezioni che hanno permesso di individuare tra l’altro un bel traforo di circa 200 metri di sviluppo che immette in una valle cieca, nella quale si aprono almeno due cavità da rivedere, una delle quali percorsa da una forte corrente corrente d’aria.
Alla fine della giornata siamo stati bloccati e interrogati dalle guardie che ci hanno contestato, se abbiamo ben compreso, di non avere avvisato della nostra visita.




 Tham Bong

Dopo due giorni di attività semiclandestina nei dintorni di Thakek, in cinque componenti del gruppo abbiamo iniziato un viaggio in moto verso le zone a monte della Xe Ban Fai, permettendoci comunque  di mettere insieme alla fine della spedizione circa 5 km di grotta tra topografato ed esplorato.
Non potendo fermarci a lungo nei villaggi abbiamo visitato in modo abbastanza superficiale alcune zone, andando in grotta con discrezione.

 XeBan Fai, traghetto. Servizio regolare.

Marco-Gino sulla pista: "it's no place for brass monkeys"

Le zone visitate sono piuttosto remote, circa due giorni di viaggio dal capoluogo Thakek spesi in buona parte su piste che difficilmente sono percorribili in stagione piovosa.

 Presso Ban Loboy

La zona più distante visitata è stata quella di Ban Loboy, in prossimità del confine con il Vietnam. Si presenta come un'area carsica caratterizzata da enormi depressioni chiuse, grandi coni, fiumi.
In zona è presente sicuramente almeno un importante traforo che non abbiamo avuto il tempo di raggiungere.
Indubbiamente merita uno studio più completo, che dovrà essere affrontato con una logistica impegnativa, una presenza prolungata in zona, e un solido rapporto con gli abitanti dei villaggi. Gli spostamenti nel carso non saranno semplici, vista la densa vegetazione.
Come per altre aree questa zona è stata duramente colpita da bombardamenti durante la guerra d'Indocina e quindi occorrerà porre massima attenzione agli ordigni inesplosi.

La seconda zona visitata ha compreso la gola della Xe Ban Fai a valle del villaggio di Ban Chalou e le alture sulla sinistra idrografica della gola.
Il carso, almeno per quanto possiamo dire dopo una visita rapida, sembra piuttosto frammentato, e complicato dalla presenza massiccia di gres. Sono state comunque viste alcune cavità, delle quali una di interesse archeologico.
Abbiamo trovato, in un crostone concrezionale riescavato, i resti di un vaso concrezionato e di due ossa lunghe, uno presumibilmente un femore. 
Anche qui una ricognizione più approfondita richiederà più tempo e l’appoggio di guide locali, ma almeno nel settore di gole da noi visitato non sembrano esserci ingressi particolarmente evidenti.

 A valle di Ban Chalou


Grotta con vaso e ossa concrezionate, presso Ban Chalou.


Campo in foresta alla Xe Ban Fai


Siamo poi ritornati verso Gnommalath e Thakek.
Più interessante è stata la prospezione di alcune valli chiuse, in particolare quella nella zona alle spalle dei villaggi di Ban KouanPho e Ban Naden.


 Valle chiusa presso Ban Kouanpho

Anche in questo caso non è stato facile muoversi fuori dai sentieri battuti, ma abbiamo individuato la perdita del polje, che si è rivelata essere l’ingresso a monte di Tham Lod, una grotta ben nota ai locali, anche per motivi religiosi, ma mai topografata.
Si tratta di un’unica grande galleria, con poche diramazioni, che si sviluppa per quasi un km e collega il polje con la valle principale.
Nella parte amonte la morfologia è prevalentemente freatica, con un evidente approfondimento vadoso, mentre verso l’ingresso a valle si incontrano anche zone ben concrezionate. Sono presenti livelli di riempimenti fluviali riescavati.
La grotta è stata esplorata a fondo e non sembrano esserci ulteriori prosecuzioni.

 Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014

 


 Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014

 

 Tham Lod, zone concrezionate a valle.  Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014

 

Bivacco in Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014 

 

Tham Lod, ingresso a valle

Proseguendo abbiamo visionato alcuni altri evidenti ingressi nelle vicinanze della strada nazionale 12, ma sicuramente la zona più interessante è la montagna carsica alle spalle del villaggio di Ban Naxok. Alla base della falesia abbiamo individuato tre ingressi. Quello più occidentale immette in una grotta complessa, con varie entrate. Si tratta evidentemente di una risorgenza, in secca al momento della nostra visita, battuta da un’intensa corrente d’aria. I volumi sono importanti, in particolare abbiamo trovato un’ampia sala abitata da grandi pipistrelli; da un lato la grotta prosegue con un meandro stretto e alto, con acqua al fondo. Dall’altro una zona franosa permette di raggiungere un lago sopra il quale inizia una ampia condotta forzata da dove arriva l'aria, ancora inesplorata. 
Come spesso accade, è stata individuata nelle ultimissime ore a nostra disposizione e richiede una breve arrampicata in artificiale.

 Grotta 1 a Ban Naxok

 

Grotta 2 a Ban Naxok

  La montagna alle spalle di Ban Naxok, una frontiera da immaginare.

 

Grotta 2 a Ban Naxok, ingresso fossile.


Scorpione 



Scutigero (?)

 

Spine

Prospezione

 

White man - big money

 

Il dottore mi dice: fai bene attento!

 

Sulle rive della Xe Ban Fai, in barba all'ATL