Girello in Val Giongo: Paola Michele & il Cane Chest.
Vista una grottella con sorgente, potrebbe andare, ma c'è poca aria.
Comunque il posto si presta per gita famiglie, picnic e festa.
domenica 30 marzo 2014
venerdì 28 marzo 2014
giovedì 27 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
lunedì 24 marzo 2014
domenica 23 marzo 2014
28 febbraio 16 marzo - Khammouane 2014
Questa spedizione in Laos centrale, provincia del Khammouane, fa parte di una serie di progetti esplorativi realizzati da speleo francesi e italiani a partire dalla fine degli anni '90.
In particolare io ho partecipato alle spedizioni del 2003, 2010, 2014.
L'obbiettivo primario di questa spedizione doveva essere la zona a monte del Fiume Xe Ban Fai, nel distretto di Boulapha. Il fiume, uno dei principali del Laos, è famoso per una grande traversata esplorata già ai primi del '900 dal francese Macey; scorre per buona parte del suo corso in aree carsiche. La parte più a monte, nella Catena Annamitica che separa il Laos dal Vietnam, non è ancora stato oggetto di esplorazioni speleologiche.
La Xe Ban Fai a valle del villaggio di Ban Chalou
La spedizione si è svolta come di consueto nel periodo secco invernale, caratterizzato da precipitazioni quasi assenti e da temperature relativamente più basse (comunque pesanti per le nostre abitudini).
Hanno partecipato: Gilles Connes, Marc Faverjon, Marco Lunardi, Valentina Malcapi, Michele Pazzini, Mimmo Scipioni, Marco Taverniti, Michele Varin, Marco Zambelli.
Rispetto agli anni passati ci siamo scontrati pesantemente con l'ostilità di un funzionario dell'Ente Turistico Provinciale del Khammouane, ente con il quale abbiamo sempre collaborato negli anni passati; i permessi per svolgere attività speleologica sistematica ci sono stati negati, e quindi abbiamo dovuto modificare il nostro progetto.
1: Valle chiusa presso Ban Bong, Himboun;
2: Ban Nakham e dintorni;
3: gole della Xe Ban Fai a valle di Ban Chalou
4: Ban Loboy ;
5: Tham Lod;
6: Ban Naxok. (Base cartografica: Tactical Pilotage Chart TPC J11d - US Defense Mapping Agency da University of Texas Perry Castaneda Library Map Collection, modificato)
Sempre in zona è stata rivisto un breve traforo che ha permesso di accedere ad una valle chiusa dove è stata esplorata una nuova grotta.
Aree visitate (posizioni approssimate).
1: Valle chiusa presso Ban Bong, Himboun;
2: Ban Nakham e dintorni;
3: gole della Xe Ban Fai a valle di Ban Chalou
4: Ban Loboy ;
5: Tham Lod;
6: Ban Naxok. (Base cartografica: Tactical Pilotage Chart TPC J11d - US Defense Mapping Agency da University of Texas Perry Castaneda Library Map Collection, modificato)
Nelle prime due giornate abbiamo fatto
base a Thakhek e spostandoci in moto abbiamo rivisto zone già
sommariamente indagate in passato.
In particolare nella zona del villaggio
di Ban Nakham abbiamo topografato e proseguito l’esplorazione di una
grande traversata che era stata in parte esplorata da
Preziosi e Scipioni nel 1997 (nome proposto Tham Nakham).
Si tratta di una grande galleria, con
forme molto belle, che attraversa una cresta rocciosa e
presenta poi varie uscite, delle quali una è caratterizzata da un grande lago. Sono
presenti ancora alcune possibili prosecuzioni, da verificare; un
lieve incidente ad uno di noi e il poco tempo a disposizione non ci
hanno permesso di approfondire.
Michele Pazzini naviga sull'amonte di Tham Nakham
L'ingresso a valle di Tham Nakham
Cicci no i xe per barca...
Sempre in zona è stata rivisto un breve traforo che ha permesso di accedere ad una valle chiusa dove è stata esplorata una nuova grotta.
Nei pressi del villaggio di Ban Bong,
distretto di Hinboun, a circa 50 km da Thakehek, abbiamo svolto
prospezioni che hanno permesso di individuare tra l’altro un bel
traforo di circa 200 metri di sviluppo che immette in una valle
cieca, nella quale si aprono almeno due cavità da rivedere, una
delle quali percorsa da una forte corrente corrente d’aria.
Dopo due giorni di attività semiclandestina nei dintorni di Thakek, in cinque componenti del gruppo abbiamo iniziato un viaggio in moto verso le zone a monte della Xe Ban Fai, permettendoci comunque di mettere insieme alla fine della spedizione circa 5 km di grotta tra topografato ed esplorato.
Non potendo fermarci a lungo nei
villaggi abbiamo visitato in modo abbastanza superficiale alcune zone,
andando in grotta con discrezione.
XeBan Fai, traghetto. Servizio regolare.
Marco-Gino sulla pista: "it's no place for brass monkeys"
Le zone visitate sono piuttosto remote, circa due giorni di viaggio dal capoluogo Thakek spesi in buona parte su piste che difficilmente sono percorribili in stagione piovosa.
Presso Ban Loboy
La zona più distante visitata è stata quella di Ban Loboy, in prossimità del confine con il Vietnam. Si presenta come un'area carsica caratterizzata da enormi depressioni chiuse, grandi coni, fiumi.
In zona è presente sicuramente almeno
un importante traforo che non abbiamo avuto il tempo di raggiungere.
Indubbiamente merita uno studio più completo, che dovrà essere affrontato con una logistica impegnativa, una presenza prolungata in zona, e un solido rapporto con gli abitanti dei villaggi. Gli spostamenti nel carso non saranno semplici, vista la densa vegetazione.
Come per altre aree questa zona è stata duramente colpita da bombardamenti durante la guerra d'Indocina e quindi occorrerà porre massima attenzione agli ordigni inesplosi.
La seconda zona visitata ha compreso la gola della Xe Ban Fai a valle del villaggio di Ban Chalou e le alture sulla sinistra idrografica della gola.
Il carso, almeno per quanto possiamo dire dopo una visita rapida, sembra piuttosto frammentato, e complicato dalla presenza massiccia di gres. Sono state comunque viste alcune cavità, delle quali una di interesse archeologico.
Abbiamo trovato, in un crostone concrezionale riescavato, i resti di un vaso concrezionato e di due ossa lunghe, uno presumibilmente un femore.
Anche qui una ricognizione più
approfondita richiederà più tempo e l’appoggio di guide locali,
ma almeno nel settore di gole da noi visitato non sembrano
esserci ingressi particolarmente evidenti.
A valle di Ban Chalou
Siamo poi ritornati verso Gnommalath e Thakek.
Più interessante è stata la prospezione di alcune valli chiuse, in particolare quella nella zona alle spalle dei villaggi di Ban KouanPho e Ban Naden.
Più interessante è stata la prospezione di alcune valli chiuse, in particolare quella nella zona alle spalle dei villaggi di Ban KouanPho e Ban Naden.
Valle chiusa presso Ban Kouanpho
Anche in questo caso non è stato
facile muoversi fuori dai sentieri battuti, ma abbiamo individuato la
perdita del polje, che si è rivelata essere l’ingresso a monte di
Tham Lod, una grotta ben nota ai locali, anche per motivi religiosi,
ma mai topografata.
Si tratta di un’unica grande
galleria, con poche diramazioni, che si sviluppa per quasi un km e
collega il polje con la valle principale.
Nella parte amonte la morfologia è
prevalentemente freatica, con un evidente approfondimento vadoso,
mentre verso l’ingresso a valle si incontrano anche zone ben
concrezionate. Sono presenti livelli di riempimenti fluviali
riescavati.
La grotta è stata esplorata a fondo e
non sembrano esserci ulteriori prosecuzioni.
Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014
Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014
Tham Lod, zone concrezionate a valle. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014
Bivacco in Tham Lod. Foto Gilles Connes e Collettivo Khammouane 2014
Tham Lod, ingresso a valle
Proseguendo abbiamo visionato alcuni
altri evidenti ingressi nelle vicinanze della strada nazionale 12, ma
sicuramente la zona più interessante è la montagna carsica alle
spalle del villaggio di Ban Naxok. Alla base della falesia
abbiamo individuato tre ingressi. Quello più occidentale immette in
una grotta complessa, con varie entrate. Si tratta evidentemente di
una risorgenza, in secca al momento della nostra visita, battuta da
un’intensa corrente d’aria. I volumi sono importanti, in
particolare abbiamo trovato un’ampia sala abitata da grandi
pipistrelli; da un lato la grotta prosegue con un meandro stretto e
alto, con acqua al fondo. Dall’altro una zona franosa permette di
raggiungere un lago sopra il quale inizia una ampia condotta forzata da dove arriva l'aria, ancora inesplorata.
Come
spesso accade, è stata individuata nelle ultimissime ore a nostra
disposizione e richiede una breve arrampicata in artificiale.
Grotta 1 a Ban Naxok
Grotta 2 a Ban Naxok, ingresso fossile.
Scorpione
Scutigero (?)
Spine
Prospezione
White man - big money
Il dottore mi dice: fai bene attento!
Sulle rive della Xe Ban Fai, in barba all'ATL
domenica 2 marzo 2014
Welcome webcam
Doveva essere giornata di sole, a fidarsi della webcam
di Giacomo.
Lui ha un abbonamento particolare che
gli da le previsioni meteo ogni tre
minuti.
Già, ma si è accorto solo oggi che non sono
previsioni sulla Lombardia
bensì su Pantelleria.
Fidandoci, qualcuno è entrato in grotta,
qualcuno le ha cercate e qualcun’altra ci ha trovati.
Io e Lorenzo abbiamo
fatto una piccola capatina in grotta,
abbiamo raggiunto Max (con il vestito della domenica), Ceci e Giacomo e
abbiamo
fortunosamente intercettato Stefania e i suoi due cani.
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